Cosa vedere
Garbagna, borgo più bello d'Italia
Le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche erano già note. Il suo prestigio, per artigianato del mobile antico ed importanza della coltivazione della ciliegia 'Bella di Garbagna', era già assodato. Ma dal 2015 Garbagna è ufficialmente entrata a far parte del club de 'I borghi più belli d'Italia'.
Un panorama di Garbagna
La contrada: particolare
Il santuario della Madonna del Lago
La giunta comunale si è fatta promotrice di questa meravigliosa iniziativa. ' Non è da tutti'- spiega il sindaco Fabio Semino- 'entrare a far parte de i borghi più belli d'Italia al primo tentativo. Siamo riusciti nell'impresa, credendo nelle potenzialità del nostro paese'. L'associazione omonima è nata per l'esigenza di valorizzare l'enorme patrimonio di arte, storia, bellezza, cultura, tradizioni ed ambiente dei piccoli centri, che troppo spesso vengono tagliati fuori dai grossi flussi turistici.

Entrare a far parte dell'associazione-spiega il sindaco- darà maggior prestigio al paese e maggior consapevolezza ai circa700 abitanti riguardo al bel posto in cui vivono. Per entrare a far parte del club i paesi devono soddisfare alcuni importanti requisiti, come ' l'armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale riferiti alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino' - così si legge nel sito www.borghipiùbelliditalia.it – 'Occorre inoltre impegnarsi per migliorare continuamente tali requisiti in quanto l'ingresso nel club non ne garantisce la permanenza'.

Gli ispettori dell'associazione, recatisi in visita a fine giugno 2015, hanno constatato la bellezza del borgo, con gli storici palazzi Fieschi e Doria, con l'antico castello, con la 'contrada' addobbata di fiori. Il paese è già molto attivo dal punto di vista turistico e gode di un confermato turismo internazionale, che vede importanti presenze soprattutto dall'Olanda, ma anche dal Belgio, dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia, dall'Australia e dal Giappone. 'Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto ed appoggiato'- conclude il sindaco- 'a partire dalla pro loco, dai garbagnoli e da tutti quelli che, amando il nostro paese, hanno fatto il tifo per noi. E sono tanti'.
Da vedere
Piazza Doria.
Dedicata al principe Doria, signore di Genova e di Garbagna. Sulla piazza rinascimentale si affacciano il palazzo Doria e l'oratorio di San Rocco. Al centro vi sono quattro ippocastani, piantati nel 1853. Al centro di questi vi è un arco, memoria di un'antica fonte d'acqua, da cui si approvvigionava tutta la popolazione.

Oratorio di San Rocco.
Costruito intorno al 1580, a seguito della grande epidemia di peste, presenta una splendida facciata affrescata da Giovan Battista Carlone(1603-1684). Il 16 agosto si celebra la festa di San Rocco, con la tradizionale processione notturna e l'incanto di torte, donate dai fedeli.

Contrada.
Vero cuore pulsante del paese, si snoda tra le case del centro storico. Qui si possono ammirare l'assetto tipico delle antiche botteghe ed il fascino del passato su tutti gli edifici.

Chiesa Parrocchiale.
La chiesa di San Giovanni Battista Decollato, santo patrono del paese, venne edificata dal 1714. La chiesa è a pianta ottagonale. Si trovano importanti opere d'arte, come la tela 'Il Battesimo di Cristo', di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625). Di particolare pregio è l'organo seicentesco. Ogni anno alla festa patronale (ultima domenica del mese d'agosto) si tiene un concerto con organisti di fama internazionale.

Castello.
Ubicato sopra l'attuale centro abitato, è perfetto per una passeggiata e come punto panoramico. E' un complesso medievale, edificato nel IX secolo, di cui sono ancora evidenti la torre di avvistamento, la porta d'ingresso e la cinta muraria.

Santuario della Madonna del Lago.
Da Garbagna si raggiunge con una bella passeggiata nel bosco, lunga circa 2 Km. Il vecchio santuario risale al 1300. La leggenda narra che la Madonna apparve ad una pastorella muta e la miracolò con il dono della parola. Ogni venerdì di maggio, mese mariano, qui si celebrano le sante messe. La festa principale è il terzo venerdì di maggio: il Vescovo celebra la messa con la processione.